“Siamo Tutti Re”. Quale altro messaggio poteva arrivare da Carlo D’Angiò, imprenditore del web con un nome da re? Un messaggio incoraggiante che, dal suo ultimo libro, invia ai quarantenni “incazzati” come dice lui. A coloro che vivono quel momento delicatissimo della vita in cui si capisce che non si è più ragazzi ma non si è ancora vecchi. Si è ancora forti e pieni di energia ma si comincia a dubitare della propria immortalità. È anche l’età di un primo bilancio tra aspettative e realizzazioni, tra le grandi speranze della giovinezza e tante disillusioni della maturità. E Carlo D’Angiò non è tenero nel descrivere questo stato, elenca una a una le frustrazioni, la rabbia e lo stato di impotenza al quale si arriva intorno ai quarant’anni, grazie anche a un sistema di controllo sociale che agisce su di noi e talvolta contro di noi.
Ma poi viene il bello: puoi invertire la rotta della tua vita e lo puoi fare solo tu. In questo libro ti viene indicato un percorso per riprendere rispetto e fiducia in te stesso e per ritrovare proprio dentro di te le risorse, i talenti che consentiranno un passo alla volta la tua rivincita. Se lo fai funziona. Come? In che modo? Con quali mosse? Carlo D’Angiò spende tutto se stesso per spiegarlo passo passo. Lo ha sperimentato in prima persona e la sua storia è l’esempio a cui tendere.
Ma chi è Carlo D’Angiò? È un esperto di information business; è fondatore e coach di Phoenix, corso multimediale per quarantenni in crisi che vogliono cambiare il proprio sistema di vita e di lavoro con intelligenza e profitto. Da pochi giorni ha pubblicato “Siamo Tutti Re” un libro a stampa edito da Amazon. Tra le pagine c’è anche il racconto della sua vita e della sua esperienza professionale che usa come paradigma del percorso che insegna nei suoi corsi web e nei seminari dal vivo. Carlo è anche un grande affabulatore, carico di una dote oratoria trascinante perché spontanea e anticonvenzionale. Potresti ascoltarlo per ore in quei discorsi che sa costruire con graffiante leggerezza, come fossero pensieri raccontati agli amici al bar, non premeditati, intessuti di ironia feroce, di sconsolata attualità e infine di visioni catartiche e illuminanti.
Autore, imprenditore, formatore, ma credo che la categoria più appropriata per Carlo D’Angiò sia “tecnocreativo”. Quella piccola élite che unisce alla competenza tecnico-tecnologia la formazione creativo-umanistica. Una categoria a sé stante da tener d’occhio perché è fatta da persone lungimiranti, libere, flessibili ma soprattutto con la capacità di innovare creando cose nuove e nuove strade da percorrere.
Insomma, un libro densissimo da leggere d’un fiato che ha il dono di aprire al cambiamento, di offrire una seconda opportunità a chi, nella prima, viaggia un po’ stretto. Leggendo, capisci che non è tardi per costruire un presente vivo e frizzante e per farlo non hai che ripartire da te, disimparando le care, vecchie, rassicuranti abitudini che hanno funzionato per la prima parte della tua vita ma che ora sono una zavorra che ti impedisce di agguantare al volo l’ultimo treno per la felicità. Certo, felicità è parola grossa e ognuno la declina a modo suo, ma tutti abbiamo il diritto di percorre almeno i sentieri della soddisfazione professionale perché c’è del talento in ognuno di noi che può essere affinato, rafforzato e messo a frutto. Magie? No, è l’information business, è il futuro.
Il futuro è l’ultimo argomento del libro di Carlo, qui sembra di ascoltare un profeta visionario che vagheggia di un avvenire dove la vita non sia incatenata al lavoro ma solo alle relazioni e ai nuovi modelli organizzativi. Dove le abitazioni rendano davvero confortevole lo stare in casa e tutti i regali di nozze trovino il loro giusto posto…in cantina. Il futuro dove potremo colmare la mancanza di arte e di bellezza espressiva del nostro presente. Dove potremo ritrovare il contatto con la terra e con la parte più alta della nostra esistenza, quella che conduce lontano, all’armonia tra materia e spirito.
Siamo Tutti Re
di Carlo D’Angiò
€ 19.76
Su Amazon.it
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